VIEIRA E RIBEIRO FUORI DALLA NAZIONALE: L’INDIGNAZIONE DI SINNAI E KICK OFF

Pubblicato il: 22/11/2016 – 20:50
Scritto da: Manuela Guaime
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Non ci sono i nomi di Sofia Viera (Kick Off) e Daniela Ribeiro (Sinnai) nella lista stilata oggi pomeriggio da Luis Conceicao, tecnico del Portogallo, in vista del Torneo amichevole delle 4 Nazioni. Una notizia che lascia di sasso i rispettivi club di appartenenza per i modi in cui è stata presa, poiché le giocatrici erano state pre-convocate con largo anticipo. Perché, quindi, le decisioni iniziali sono state riviste? Il motivo è presto detto: all’interno dei 15 giorni di ritiro, non sarebbe stato permesso a Vieira e Ribeiro di rientrare per un solo giorno (4 dicembre 2016, seconda giornata di ritorno della Serie A d’elite), come invece riteniamo sarebbe stato più logico. Ci teniamo a precisare che sia Kick Off che Sinnai hanno sempre avuto nelle proprie fila giocatrici nazionali e nel corso degli anni si sono dimostrati collaborativi con i vertici della federazione, rispettandone calendari e impegni. Rispetto che adesso non viene dimostrato nei nostri confronti, dato che la programmazione della Serie A d’elite è nota dal 18 agosto 2016. La domanda che ci poniamo è: come mai questa situazione si presenta solo nel femminile? Nessuno avrebbe preteso mai che un giocatore dello Sporting Lisbona, dell’Inter Movistar o del Barcellona rinunciasse ad un gara ufficiale con il proprio club, o ci sbagliamo? Il problema purtroppo è sempre lo stesso: il futsal femminile è uno sport al quale non viene data la giusta importanza, screditato dagli stessi organi che dovrebbero valorizzarlo. Come possiamo promuovere questa disciplina quando chi dovrebbe dare l’esempio si comporta in modo antisportivo, ponendo le nostre rispettive tesserate davanti a quello che ci è sembrato un vero e proprio ricatto? Ci sentiamo arrabbiati e offesi. Né Kick Off né Sinnai vogliono tacere di fronte ad una situazione che penalizza atlete encomiabili. Con questo comunicato congiunto vogliamo invece difenderle, poiché lo meritano come persone, ancor prima che come giocatrici. Valuteremo ora se mettere a conoscenza dell’accaduto gli organi preposti, anche a livello internazionale, fornendo apposita documentazione di quanto detto.

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