Pubblicato il: 16/11/2012 – 16:35
Scritto da: Webmaster
Lucileia è il personaggio della settimana della Divisione. “Il segreto è tutto nel lavoro. Al Sinnai su consiglio di Rafael Ticiani”.
La sestina vincente rifilata al Kick Off l’ha portata già a 31 reti in appena sei partite di campionato. Calcolatrice alla mano vuol dire 5,16 (periodico) gol a partita. Lei è Lù. O meglio Lucilèia Renner Minuzzo, stella del Sinnai e della nazionale brasiliana di futsal. “Il mio nome è troppo lungo, ecco perché mi chiamano Lù, oppure Lucy”. Lo dice con quell’eterno sorriso stampato sul suo viso. Chiamatela come volete, Lù è semplicemente una delle migliori calcettiste al mondo, da due anni a questa parte in nomination per i Futsal Awards, vinti nell’ultima edizione da Vanessa. Ma Lù non ha molto da invidiare alla sua “compaesana”, sta impreziosendo la serie A nostrana al femminile, la sua classe è direttamente proporzionata alla sua umiltà. “E’ chiaro che mi piace segnare, sono un pivot – ride – i riconoscimenti fanno sempre piacere, ma a me piace giocare per la squadra. E’ la cosa più gratificante”. Tanto ai gol ci pensa lei, pardon Lù.
LA CARRIERA – “Ho iniziato a giocare a futsal un po’ tardi, ero grandicella, avevo a 13 anni”. Già, perché in Brasile si inizia molto prima. “A 6-10 anni – sorride – noi abbiamo il futsal nel sangue. Nel mio paese tutti cominciano con il calcio a 5, poi scelgono se continuare con questa disciplina sportiva o passare al calcio. Sia fa così sia in ambito maschile, sia femminile”. Lù ha scelto il futsal. E il futsal ha scelto lei, come una delle capostipite della generazione di fenomeni. Ma non diteglielo, vi risponderà così: “A me piace semplicemente quello che faccio – sorride di nuovo – il segreto sta tutto nel lavoro”. Il pivot della Canarinha, miglior realizzatrice nella storia della Seleçao (32 gol in 20 gare), nasce a Santo Angelo nel 1983 e muove i primi calci nella squadra della città natia. “Sono stata lì sei anni”. Il sei è un numero che ricorre spesso nella sua carriera e non solo perché ne ha fatti sei al Kick Off. “Ho vestito la maglia del Kindermann, squadra di Santa Catarina, dove sono stata altri sei anni”. Cresce Lù, giocando a futsal e, contemporaneamente, studiando educazione fisica. Esplode nella nazionale verdeoro, con la quale vince due Mondiali. “Nel calcio a 5 femminile Brasile, Spagna, Portogallo e Russia sono le nazionali più forti”. Più o meno come le gerarchie che esistono nel mondo maschile, con una sola grande, enorme, esorbitante differente: nel maschile c’è l’Italia! “La serie A in rosa, secondo me, è un campionato in crescita – assicura – in Brasile l’intensità è maggiore, il livello tattico è molto alto, ma io sono sicura che fra qualche anno anche il campionato femminile italiano sarà al top”. Lù la serie A l’ha scoperta grazie ad un suo amico, in realtà una vecchia conoscenza del futsal maschile, Rafael Ticiani. Che come Lù ha fatto il pivot nel Belpaese, giocando in serie A con l’Atiesse ed un ex Sinnai. “E’ lui che mi ha consigliato di venire in Italia. Dopo aver vinto quasi tutto in Brasile – continua Lù – sentivo la necessità di fare un’esperienza lontano dal mio paese. Rafael un giorno mi disse che il posto migliore era l’Italia”. Sinnai nello specifico. “Sì. Ho seguito il suo consiglio e qui sto molto bene. Certo che sogno i play e lo scudetto, ma calma: prima dobbiamo migliorare”.
LA MARTA DEL CALCIO A 5 – Il Sinnai sogna in grande con Lucileia. La Marta del futsal. Come la stella brasiliana del calcio a 11 (quattro volte vincitrice del Fifa World Player) Lù è una leader. Come la stella brasiliana del calcio a 11 (primo Pallone d’Oro della storia del calcio femminile) Lù segna, come la stella brasiliana del calcio a 11 che gioca a New York, Lù brilla di luce propria. “Marta l’ho conosciuta qualche tempo fa, non so se ha iniziato anche lei con il calcio a 5, ma è molto brava”. Ride ancora, ci scherza su, poi torna seria. Già, i suoi punti di riferimento, in realtà, sono due calcettisti. E che calcettisti. Brasiliani naturalmente. “Falcão è il più forte di tutti, nessuno riesce a fare i giochi che fa lui, lo avete visto anche nel mondiale thailandese cosa è capace di fare, anche se io mi ispiro a Lenisio”. Buongustaia. Lenisio è semplicemente uno dei migliori pivot della storia del futsal mondiale. “Risponde al mio identikit di pivot – sorride – ossia un giocatore che deve essere il punto di riferimento della squadra”. Proprio come sta facendo Lù, la Marta del calcio a 5, che gioca qui da noi.
Ufficio Stampa Divisione